Cos’è l’effetto Brenizer? Come si ottiene? Quali sono i vantaggi di questa tecnica?
Adottato dal fotografo matrimonialista statunitense Ryan Brenizer, consiste nell’ottenere una foto con un soggetto ben a fuoco e tutto il resto della scena con un piacevole effetto sfocato (bokeh).
“Bokeh è un termine del gergo fotografico derivato dal vocabolo giapponese “boke”, che significa “sfocatura” oppure “confusione mentale”. A partire dalla metà degli anni novanta, si è affiancato all’uso terminologico tradizionale di espressioni come contributo delle aree fuori fuoco o resa dello sfocato.
La parola bokeh indica propriamente le zone contenute nei piani fuori fuoco di un’immagine fotografica e la qualità estetica della sfocatura; per estensione, si riferisce anche alla tecnica che permette di ottenere un gradevole effetto “sfocato” tramite un utilizzo creativo delle proprietà ottiche degli obiettivi.”
Se fosse tutto qui basterebbe un 50mm molto luminoso e il gioco è fatto!
In realtà come ben sappiamo l’effetto sfocato tende a migliorare man mano che diminuisce la profondità di campo, rafforzandone l’impatto, staccando con forza il soggetto dallo sfondo.
Per questo motivo le lenti ideali sono nella fascia tele, a partire da un 85mm per arrivare anche fino ad un 200mm. La ridotta profondità di campo di queste lenti però porta con se un angolo di campo decisamente poco esteso, ne risulta una scena troppo stretta, che impedisce al soggetto un giusto respiro e risalto.
Come superare questo limite? Ryan Brenizer ha pensato bene di fare più scatti della stessa scena, poi farne un banale merge al computer.
Risultato… un soggetto ben a fuoco esaltato da una scena molto estesa e piacevolmente sfocata.
Come fare l’effetto Brenizer?
La procedura da seguire è molto semplice… ci servirà:
- un obiettivo tele molto luminoso es. 85mm f/2;
- cavalletto magari con testa a sfera;
- lavorare in manuale sia per l’esposizione che per la messa a fuoco.
Pronti via..
- portiamo il diaframma alla massima apertura;
- calcoliamo accuratamente l’esposizione in manuale;
- aggiustiamo la messa a fuoco sul soggetto, variando se necessario le distanze tra fotocamera-soggetto e soggetto-sfondo per ottenere il giusto livello di sfocato;
- scattare la prima foto sul soggetto;
- fare gli altri scatti voluti intorno al soggetto curando un livello di sovrapposizione non inferiore ad un terzo;
- con l’aiuto di un software di merge come per es. Photoshop operare la fusione;
- eliminare i bordi incompleti.
Suggerimenti per ottenere buoni risultati
- il soggetto dovrà essere presente solo sulla prima foto, evitando possibili situazioni di micro mosso o sovrapposizione non precise;
- si può applicare solo a scene dove non ci sono oggetti in movimento.
Variante
C’è chi preferisce procedere modi mosaico riga per riga, partendo da sinistra in alto per arrivare in basso a destra.
Altri esempi
Foto Ryan Brenizer
Dalla rete
- http://ryanbrenizer.com/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Bokeh
- http://www.reflex-mania.com/amplifica-la-sfocatura-con-l-effetto-brenizer/
- http://fotoclub-chiasso.forumcommunity.net/?t=52595829
- http://ilpiaceredifotografare.blogspot.it/2014/10/metodo-brenizer-obiettivi-virtuali.html
- https://en.wikipedia.org/wiki/Brenizer_Method